MAURIZIO LOMBARDI
Maurizio Lombardi (The Young Pope, M, il figlio del secolo, Citadel Diana, Ripley) è uno degli attori e registi più eleganti e affascinanti del panorama italiano e internazionale. Prima di questo shooting ci siamo trovati davanti a uno Spritz e abbiamo a lungo parlato in maniera random e ispirata toccando argomenti diversi e a volte contrastanti come musica, passando da David Bowie a Mozart, arte, eleganza, Firenze, vita, morte, amore.
Personalmente ero piuttosto preoccupato perché la mia precedente esperienza con un talent nella location in cui ci trovavamo non era stata entusiasmante e per ottenere l’immagine vincente avevo preso la decisione di uscire e inventare altro su una spiaggia.
La chiacchierata con Maurizio, invece, mi ha aperto nuove percezioni. Così ho scoperto proprio dietro di me le meravigliose canne e lo straordinario campo da tennis in disuso in cui ci siamo immersi con entusiasmo. Il mio entusiasmo seguiva e amplificava il suo quando mi ha confidato che il tennis ha salvato la sua vita.
Devo dire che questo è stato uno degli shooting a mio parere più riusciti anche perché rappresenta per me l’emblema di come si deve costruire un’immegine, partendo da un confronto e mischiando due voci nell’intento di creare, improvvisando, una eccellente armonia.
Maurizio Lombardi (The Young Pope, M. Il figlio del secolo, Citadel Diana, Ripley) is one of the most elegant and fascinating actors and directors on both the Italian and international scene. Before this photoshoot, we met over a Spritz and had a long, spontaneous, and inspired conversation, touching on various topics—sometimes contrasting ones—such as music, from David Bowie to Mozart, art, elegance, Florence, life, death, and love.
I was personally quite apprehensive because my previous experience with a talent at the same location had not been particularly exciting. To achieve a winning image, I had decided to leave and improvise the shoot elsewhere, on a beach.
The conversation with Maurizio, however, opened up new perspectives for me. Right behind me, I discovered the beautiful reeds and an extraordinary abandoned tennis court where we eagerly immersed ourselves. My enthusiasm mirrored and amplified his as he confided that tennis had saved his life.
I must say this was, in my opinion, one of the most successful photoshoots I’ve ever done. It embodies for me the essence of how an image should be created: starting with dialogue and blending two voices to craft, through improvisation, an excellent harmony.